17° Cronoscalata "Passo della Colla"
 

Versione "Brogliaccio" prossimamente avremo la classifica formattata e filtrata.

2 Podio 2014
1
3
  Gabriele Brunelli
 
Marco Lapucci
   
    Guglielmo Braccesi
 

L'evento e la cronaca:

Cronoscalata Borgo San Lorenzo - Passo della Colla. È il 9 di luglio 2014. Come ogni anno da diciassette a questa parte, il primo mercoledì dopo la partenza del Tour de France, ha luogo la gara irregolare più famosa al mondo. Una gara che ha come start di partenza il primo scatto del verde dopo le 19.00 dal semaforo di Via Faentina. Apparentemente, con delle regole così ferree, è difficile immaginare che questa gara sia assolutamente "fuori legge" e che da così tanti anni sia l'appuntamento agonistico più importante per i ciclisti di tutto il Mugello e non solo. Una gara che, dai leader indiscussi, viene preparata nei minimi particolari, dalla scelta degli pneumatici, che devono essere rigorosamente ruote grasse da MTB, alla scelta dei gregari, alla preparazione della tattica di gara. Davvero, la tattica di gara, quella che in una competizione breve e veloce come questa è importantissima al pari del depistaggio psicologico nei confronti degli avversari più diretti. Di questa gara ne ho sempre sentito parlare dai miei compagni di uscite a due ruote, da chi ormai da data immemore vi partecipa, da chi l'ha vinta più volte, da chi vi è arrivato vicino spesso. E per la prima volta vi ho partecipato anch'io, senza una particolare bramosia, sia perchè le mie caratteristiche di ciclista non sono adatte a gare brevi e veloci, sia perché volevo vedere l'arrivo dei primi in vetta alla Colla, cosa che immaginavo non potesse riguardarmi direttamente. Ma il mio spirito agonistico e l'aurea leggendaria che avvolge questa manifestazione, mi ha clamorosamente attratto verso il Borghetti, luogo di ritrovo del pre-gara borghigiano. Dalle 18 in poi cominciano a transitare ciclisti verso il semaforo "incriminato" ed alla fine ci ritroviamo veramente in tanti, per lo più mugellani, appartenenti ai vari gruppi ciclistici, qualcuno anche con una maglia appositamente realizzata per l'occasione. È il capitano di Quelli del Sabato ad impartire le regole con tanto di megafono e a dare il countdown alla partenza. Gli animi si scaldano come in griglia di gare prestigiose ed al via un boato di grida ci accompagna per i primi metri. È si, solo per i primi metri, perché al via i gregari impartiscono subito un ritmo indiavolato. Dalle retrovie sbuca anche chi aveva, fino a pochi istanti prima della partenza, postato sui social network, la propria rammaricata assenza, provocando urli di gioia in alcuni, associati a grida d'allarme da parte di altri. So che la gara può andare bene solo se si resta "in pancia" fino alla Madonna dei Tre Fiumi, così mi dissero il mio Capitano ed il mio Presidente, vecchie volpi a pedali che la gara l'hanno fatta, vista e vinta più e più volte. Per cui guai a mollare la ruota di chi ti precede, guai a perdere la scia del gruppo di testa. Ma il gruppo di testa ha un gran passo e vado subito oltre soglia, so che in queste condizioni rischio di bruciarmi presto, ma stringo i denti e penso, comunque vada sarà un successo e quindi continuo in apnea. Alla testa del gruppo si alternano pochi gregari per fortuna ed il ritmo dopo poco rallenta leggermente, consentendomi di tirare un sospiro di sollievo. Prima di Ronta comincio a sentirmi bene, ho preso un passo sostenibile e resto senza troppa fatica nel gruppone di testa. Ma cominciano gli scatti, per mettere sotto pressione il gruppo, cominciano le tattiche vere che vanno poi a disintegrarsi alla Madonna dei Tre Fiumi, dove la strada cambia pendenza e dove i più forti cambiano marcia e partono. Li vedo scattare in piedi sui pedali, non sono lontani da me, ma la ragione, anzi il cervello, uno dei tre ingredienti (gambe, cervello e cuore) che ti permettono di concludere bene una gara, mi dice di non forzare, di tenere un passo sostenibile e di far spingere alle gambe i pedali con tutta la forza che ho. Da qui in su è concentrazione totale, ascolto il miei battiti, il mio respiro, controllo la cadenza delle pedalate. Testa bassa e spingere. A volte senti le gambe che cominciano ad indurirsi sotto il cambio di pendenza, ma stringi i denti e vai. Pedala ciclista, mi dico, non mollare. Lungo la strada trovo un po' di amici che mi incitano a continuare, trovo gli amici e parenti dei miei avversari, che incitano sia i propri cari ed anche me. Questo è bellissimo e denota la competitività, ma anche il rispetto per tutti, non solo per i propri beniamini. Lungo il percorso trovo il mio amico Lorenzo con una Graziella con tanto di bandiera italiana, vari cartelli attaccati che purtroppo non c'è l'ho fatta a leggere e la sua fida GoPro con la quale ci riprende. Troppo forte, mi ha infuso una iniezione di felicità che mi ha dato la forza di scalare marcia e cambiare passo, permettendomi un arrivo davvero eccellente. Sul traguardo non so la mia posizione, non conosco il mio tempo, so solo che ho partecipato ad una gara fantastica, con un sacco di gente fantastica. Ci facciamo vicendevolmente i complimenti, mangiamo e beviamo qualcosa prima di rimetterci in discesa per tornare a casa a farci una doccia, prima di andare tutti a cena insieme.
Ma alla fine com'è andata??
Bene direi, molto bene, oltre ogni più ottimistica previsione!!!
Grazie a Quellidelladomenica-MTB, a Quelli del Sabato, a quelli dell'Ultimo Km, a quelli di Vaglia, di Barberino ed a Quelli di Sagginale ovviamente.

Commento by Guglielmo Braccesi


Il vincitore Gabriele Brunelli (QdD) allo sprint finale sui ....pedali!
Foto by Alessandro Casini VITAM-IN CYCLING TEAM ASD !

 


il Gruppo nella fase iniziale


Il Gruppo alle porte di Ronta




ps. per tutte le foto sopra si ringrazia il gruppo Quelli del Sabato per gentile concessione!


 

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