Resoconto dell'epopea del 28/12/2008


Dopo che ti abbiamo lasciato, abbiamo proseguito il giro fino al giogo per la classica sosta "caffè". Fin qui tutto molto bello! il percorso lungo la strada che sale a Cavallico fino a fontefredda e il giogo molto suggestiva con neve fresca e via via di sempre più spessa ma che permetteva comunque lo scorrimento della bici e per questo anche divertente.
Una volta rifocillati credevamo giusto, visto anche l'infuriare di una bufera di neve, scendere verso casa e invece .......... no ...... il capitano in uno dei suoi decisi slanci (ma la colpa è nostra che gli diamo retta!!) ha convinto tutti ad addentrarsi sulla panoramica. Lo spettro siè mostrato subito chiaro vento, neve, strada intransitabile, solo traccie di un animale si intravedevano (sembra di lupo), ma i nostri procedevano impavidi, silenziosi infreddoliti, facce paonazze, immagini provenienti da un documentario su Arold Amundsen. Si proseguiva a piedi, raramente in bici, ma era una prerogativa riservata a pochi acrobati. In discesa si poteva pedalare se muniti di rampichino a chi si era congelato il deragliatore sul §"padellone" come al sottoscritto non è rimasto che farsela tutta di corsa dai prati piani fino a prato all'albero.
Ma non finisce mica qua!
Siccome al peggio non c'è fine, per venire incontro hai nostri il capitano ha deciso di "abbreviare" il percorso scendendo da Frassineta, qui si ferma il resoconto, perchè a questo punto in modo decisamente tardivo ho preso la decisione di fare di testa mia. In solitaria ho proseguito da solo a piedi "traversatore dei ghiacci polari" (mi sentivo ambrogio Fogar) fino alla colla.
Non avevo ricordanza che la statale fosse un miraggio coì remoto. Ma i sogni si avverano, sono arrivato alla statale, solo per esperienza ho riconosciuto il luogo, tundra deserta, coperta da una spessa coltre di neve. Gli occhiali coperti di neve erano inutilizzabili con grande fatica con le mani che ormai avevano la consistenza di due enormi pale di acciaio ho liberato gli occhi di questo inutile orpello. Libero da questo oggetto, che ormai era soltanto un convogliatore di fiocchi di neve, non ho migliorato niente perchè come ormai è risaputo non ci vedo un cazzo!!
La discesa dal prato all'albero fino a Panicaglia è stata condotta in modo uniforme ad una velocità media di 15 Km/h .... solo come un cane in un silenzio ovattato e incredibilmente suggestivo. A Razzuolo ho finalmente incrociato lo spalaneve che gettava sale (poi ho saputo che lo strumento era guidato dal Barletti che haimè non so come abbia fatto ma mi ha riconosciuto). Come una conquista, con in cuore un senso di liberazione ho visto il cartello Ronta. Arrivare al garage è stato facile.
Ma i guai non finiscono qui ..... qualche furbo mi aveva chiuso il garage. Lo lascio sempre aperto .... non si sa mai ....... per ogni evenienza ....... e quando capita? Il furbo di mio fratello che in garage non ci va mai me lo ha chiuso. Meno male che non esistono telecamere a circuito chiuso, le peripezie per recuperare le chiavi nascoste in qualche tasca posteriore avrebbero fatto concorrenza a qualsiasi puntata di "oggi le comiche". Mi sono arreso ho lasciato bici e accessori per terra e sono corso a fare la doccia, quelo che a detto mia moglie non importa lo scriva è comprensibile .......
Dei nostri eroi ho saputo:
Nencini Luciano: La moglie presa da preoccupazione telefonava a tutti i celulari ma le mani dei nostri eroi non erano nelle condizzioni di usare tale tecnologia, pertanto la consorte è rimasta nell'angoscia fino al ritorno dell'eroe che dopo lunga doccia e abbondante pasto non si è gustato il caffè perchè ancora tremante e la tazzina sfuggiva, allora ha deciso di mettersi tutto vestito sotto le coperte.
Gabriele: Si è saputo che che anche lui ha ammutinato il capitano per seguire Bruno ormai un punto lontano mai raggiunto, giunto alla colla ha deciso di scendere fino a Ronta a piedi perchè in crisi di freddo giungendo a casa verso le 14.00
Degli altri non msiamo riusciti ad avere notizie.
Arrivo a casa:
Bruno ore 12.40
Gruppo Frassineta, pareri discordanti ma sembra verso le 13.00
Gabriele 14.00 circa.


Dreoni Bruno