Foto
di gruppo sul "pratone" di Monte Gennaro 670 s.l.m.
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Itinerario:
Si
parte come sempre da Borgo S. Lorenzo, attraversiamo il "Ponte di
sieve" in direzione Firenze, dopo qualche chilometro prendiamo a
destra per San Piero a Sieve, in prossimità del paese continuiamo a sx
e attraversiamo il nuovo tunnel stradale che ci porta al bivio di Novoli,
continuiamo per la statale verso Firenze, dopo Tagliaferro svoltiamo a
dx per il Carlone, la strada è in
leggera salita con un primo tratto in asfalto, poi sterrato compatto,
tralasciamo le varie deviazioni e continuiamo sempre dritti, la strada
si restringe diventando una carrareccia sassosa, guadiamo il piccolo
fiume e dopo un breve strappo in salita da fare a piedi ci troviamo in
uno spiazzo denominato "Il Quercetino"con
un quadrivio.
Ignoriamo la strada a dx per le Croci di Calenzano e la strada dritta
per Legri, prendiamo la strada a sx che dopo un sali e scendi ci porta
fino alle case di Fisciano,
prendiamo il sentiero a sx subito dopo le case, il tratto è in salita e
con fondo sassoso e particolarmente scivoloso in condizioni umide.
Questo breve tratto ci porta all'imbocco di un immenso pratone che noi
attraversiamo fino a raggiungere una strada bianca che noi imbocchiamo
sulla sx, la strada dopo un breve tratto pianeggiante si inerpica su una
ripida salita in cima alla quale prendiamo la strada a dx, che
prosegue in salita su ampi lastroni di sasso fino a Poggio
Dantoro, da qui il sentiero sale fino a Monte
Gennaro alternando il fondo con tratti in terra compatta a
tratti sassosi e ampie lastre scivolose.
Scheda
|
Km
parziali
|
Km
Totali
|
Slm
|
dsl %
|
Media
|
Tempi
Parziali
|
Tempo Totale
|
Borgo S.Lorenzo
|
0
|
|
193
|
|
25.00
|
0.00.00
|
0
|
Bivio
Carlone
|
13.7
|
13.7
|
255
|
0.45
|
25.00
|
0.32.53
|
0.32.53
|
Quercetino
|
4.85
|
18.55
|
470
|
4.43
|
12.00
|
0.24.15
|
0.57.08
|
Fisciano
|
1
|
19.55
|
436
|
-3.40
|
17.00
|
0.03.32
|
1.00.40
|
Poggio
Dantoro
|
1
|
20.55
|
478
|
4.20
|
10.00
|
0.06.00
|
1.06.40
|
M.Gennaro
|
2.1
|
22.65
|
670
|
9.14
|
9.00
|
0.14.00
|
1.20.40
|
Poggio
Scarabone
|
2
|
24.65
|
614
|
-2.80
|
13.00
|
0.09.14
|
1.29.53
|
Bivio Cerreto
|
1
|
25.65
|
562
|
-5.20
|
13.00
|
0.04.37
|
1.34.30
|
Cerreto
Maggio
|
1.25
|
26.9
|
431
|
-10.48
|
18.00
|
0.04.10
|
1.38.40
|
Bivio
Paterno
|
1.45
|
28.35
|
332
|
-6.83
|
20.00
|
0.04.21
|
1.43.01
|
Bivio
Bolognese
|
2.2
|
30.55
|
294
|
-1.73
|
25.00
|
0.05.17
|
1.48.18
|
Borgo S.Lorenzo
|
17
|
47.55
|
193
|
-0.59
|
25.00
|
0.40.48
|
2.29.06
|
Arrivati
in cima al monte Gennaro si aprono
ampi prati, da qui si può godere di un ottimo panorama che spazia da
Monte Morello e si apre nella vallata di calenzano e Sesto Fiorentino.
Continuando il nostro percorso si scende il grande pratone, costeggiando
a sx il bosco, il sentiero continua con una serie si sali e scendi
abbastanza tecnici fino ad arrivare a Poggio
Scarabone, il sentiero continua attraverso la vegetazione,
tralasciamo tutte deviazioni laterali e seguiamo le indicazioni per
"Cerreto Maggio".
Si tralasciano a dx le indicazioni per Legri e si mantiene la sx fino ad
arrivare al caseggiato accanto al quale è situata la Chiesa di Cerreto
Maggio.
Da qui si prosegue in discesa su un'ampia strada bianca fino ad arrivare
a Paterno, si svolta a sx e si
prosegue fino ad incrociare la strada Provinciale con il bivio
sulla Bolognese, da qui, dopo aver attraversato Vaglia si
prosegue tutto di un fiato fino a Borgo S.L.
L'ambiente e la storia:
Monte Morello è
considerato il polmone verde dell'area fiorentina ma fino al secolo
scorso si presentava come un enorme massa brulla ed erosa dai continui
tagli di bosco effettuati per oltre seicento anni. Il continuo
disboscamento portò ad una situazione di degrado ambientale che
già nel sedicesimo secolo preoccupava le comunità della zona. Ma
per un intervento efficace si deve attendere i Lorena, che con l'editto
leopoldino del 1784 si inviatavano i monaci di Camaldoli, Montesenario e
Vallombrosa ad acquistare appezzamenti negli appennini e a provvedere al
rimboschimento degli stessi. Gli stessi Loreno poi, crearono una vasta
bandita di caccia che dalle cascine arrivava a Monte Morello e Pratolino.
L'attuale aspetto di Monte Morello, con i sui boschi di pino, querce
cipressi e abeti bianche sono originate dai rimboschimenti effettuati
tra il 1909 ed il 1970.
Cerreto Maggio (da
"maggiore") è il luogo che ha dato origine alla famiglia
Cerretani (da cui ha preso il nome l'omonima via di Firenze). Vi si
trovava anticamente un fortilizio di cui oggi non rimane che la torre,
riadattata ad uso di campanile. Una lapide settecentesca posta
all'interno della chiesa di Sant'Andrea a Cerreto Maggio ne attribuisce
la fondazione ai Cerretani nell'anno 1270. Sulla collina di fronte, in
località Morlione, si trovava un altro castello dai cui resti furono
ricavate alcune coloniche (in una di queste, piuttosto slanciata, si
ravvisa la base di un torrione). Il nome stesso (probabilmente da
"Muraglione") ricorda l'antico edificio.
Durante l'ultima guerra la zona di Paterno, Morlione e Cerreto Maggio
divennero punti di incontro dei partigiani e di aiuto per gli inglesi.
Nella prima decade d'Aprile del 1944 venne perpetrato un eccidio da
parte delle truppe tedesche in cui persero la vita sette uomini che
avevano sostenuto in modi diversi la lotta partigiana. Nel 50°
anniversario è stato eretto a Cerreto Maggio un monumento a perenne
ricordo dei caduti.Ogni anno per il lunedì dell'angelo, viene celebrata
una messa di suffragio.
Alcuni anni fà nella
località di Cerreto Maggio sono state girate alcune scene del film
televisivo "Don Lorenzo Milani - Il priore di Barbiana"
interpretato da Castellitto.
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