Passo della Calla

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Il Percorso del giro

Partenza da Borgo ore 7.30;

Percorso: Borgo, Dicomano, San Godenzo, Colla dei tre faggi, Fiumicello, Premilcuore, Galeata, Santa Sofia, Corniolo, Campigna, Passo della Calla, Stia, Croce a Mori, Londa Dicomano, Borgo S. Lorenzo.

Km 167 (accorciato a 145 x diluvio); Dislivello totale in salita 2750 m; Tempo in movimento (fino a Londa) ore 7 Tempo Uscita (fino a Londa) ore 9 circa


Stefano in azione sulla Colla dei tre Faggi

 

Partenza da Borgo San Lorenzo alle ore 7.30, la temperatura è fresca ma gradevole, fino a San Godenzo è praticamente una leggerissima ascesa, da qui sino al valico della Colla dei tre Faggi la pendenza media si aggira sul 5-6%, quindi non troppo impegnativa, poi una lunga discesa mi conduce a Fiumicello dove faccio rifornimento d'acqua alla bella fontana sulla strada, poi con una serie di falsopiani giungo sino a Premilcuore, un piccolo strappo a Galeata (circa 4 Km al 5%) interrompe la monotonia del ritmo, la discesa che ne consegue mi porta fino a Santa Sofia per un buon caffè caldo.
Inizia praticamente la lunga ascesa che porterà sulla vetta della Calla, inizialmente fino a località Corniolo la strada sale con una leggerissima pendenza da fare tutta con rapporto lungo e un buon ritmo, poi da qui mancano ancora alla vetta circa 16 km e la salita si fa un po più impegnativa con una pendenza costante che si aggira su un 6% medio. Dimenticavo fino a qui ho fatto tutto il percorso con un "gruppo di sette ciclisti" incontrati "casulamente" sin dalla partenza, aspettando spesso, come è consuetudine, anche chi più lento rimaneva indietro, poi "giustamente" in salita loro hanno fatto il suo ritmo non curandosi troppo del passo e dei bisogni e delle difficoltà altrui, perchè si sa la salita e la salita e qui non si aspetta nessuno (dove è scritta questa cosa che bisogna aspettare in pianura e in salita no, non si sa...comunque va bene così).
In località Campigna, preso da una grossa crisi di fame, mi sono dovuto fermare a mangiare e malgrado fossi rimasto solo non ho potuto fare diversamente, rimandando la comquista della vetta ad un'ora più tardi. Ottimo veramente il Ristorante "Lo Scoiattolo" (tel. 0543 980052) una bella bruschetta con prosciutto, un grosso piatto di tagliatelle con il capriolo con un sugo con dei pezzi di carne favolosi, gelato ai mirtilli e via, dopo un pieno così le gambe giramo che è una bellezza e la vetta è arrivata in un batter d'occhio.
Da qui una bella discesa con ampie curve mi conduce a Stia per poi affrontare l'ultima asperità. Purtroppo a metà salita incontro le prime gocce d'acqua e il cielo non promette niente di buono, da li a poco si scatena un putiferio con tuoni, lampi e acqua tanta acqua, scavalcato il valico della Croce a Mori, la strada sembrava un fiume in piena i freni non funzionavano quasi per niente, la pioggia battente impediva di vedere oltre i dieci metri, in località Londa preso dal freddo mi rifugio insieme ad altri nella locale "casa del popolo", di cui a nome di tutti ringrazio il personale per il the caldo e per il disturbo recato. Il temporale intanto non accenna a calare d'intensità a questo punto la decisione di mollare, rientrando a casa con mezzi di fortuna.

Giro tosto ma veramente bello, peccato per il temporale incessante che non mi ha fatto concludere il giro come programmato.

Ps. Un grosso grazie ......al gruppo dei sette ciclisti "occasionalmente incontrati" per la compagnia a tavola davvero piacevole, comunque tranquilli che al momento opportuno saprò ricambiare la vostra straordinaria gentilezza (non ne farò i nomi per evitarvi una pubblica figura di m....da!!!! ma chi c'era saprà sicuramente riconoscersi).

A.S.




 


Il gruppetto dei "ciclisti" incontrati per...caso!


....ancora in azione!


Passaggio sul tornante


Il ristoro alla fontana di Fiumicello


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