Itinerario
Storia del luogo

Percorso n°10

 

 


Passaggio panoramico

 


Passaggio tecnico

Itinerario:

Questa gita si svolge quasi tutta lungo la dorsale del Monte Giovi, gruppo montagnoso a Sud del Mugello.
Come sempre si parte da Borgo San Lorenzo e ci dirigiamo per la strada provinciale faentina verso
Firenze-Polcanto. Per circa 12 Km la strada sale con leggero dislivello, poi da Polcanto alle Croci la pendenza aumenta leggermente ma la strada asfaltata aiuta a tenere una buona media.

Km parziali

Km Totali

Slm

dislivello

Media

MINUTI

Borgo S.Lorenzo

0

 

193

 

25,00

0.00.00

Serravalle

5

5

199

0

25,00

0.12.00

Polcanto

8

13

386

2,34

17,00

0.28.14

Croci

3,8

16,8

516

3,42

14,00

0.16.17

Alberaccio

1

17,8

543

2,70

14,00

0.04.17

C.Peretola

2,2

20

694

6,86

10,00

0.13.12

M.Ripaghera

2,15

22,15

914

10,23

8,00

0.16.07

C.M.Rotondo

2

24,15

746

-8,40

9,00

0.13.20

Monterotondo

1

25,15

773

-14,10

9,00

0.06.40

Aceraia

1,8

26,95

703

-3,89

9,00

0.12.00

Cerchiai-Collefertile

2

28,95

725

1,10

9,00

0.13.20

Campestri

3,8

32,75

461

-6,95

20,00

0.11.24

S.Quirico

3,7

36,45

200

-7,05

20,00

0.11.06

Borgo S.Lorenzo

5,5

41,95

193

-0,13

25,00

0.13.12

 

 

 

 

 

 

2.51.10

Arrivati al passo le Croci 518 slm., seguiamo le indicazioni Molin del Piano, la prima a Sx e poi ancora a Sx un'altra volta, in cima alla rampetta, sempre asfaltata, si raggiunge loc. Alberaccio. Sulla Sx inizia il nostro percorso interamente su sentiero segnato CAI, riconoscibile anche da cartelli che indicano la zona ad interesse Trekking.
Seguendo il sentiero, incontriamo una prima deviazione sulla Dx che tralasciamo, ci porterebbe al Santuario della Madonna del Sasso. Poco dopo un'altra deviazione, sempre sulla Dx, porta al monte Ripaghera, ma anche questa la ignoriamo, perché  è difficilmente pedalabile.  raggiungiamo il luogo detto di
"case Peretola", tipico casolare rurale del 1600 ormai ridotto a poche rovine, lo superiamo e continuiamo la salita che ora si fa impegnativa e corre lungo un'antica mulattiera d'origine romana o addirittura etrusca. Si giunge, non senza fatica, alla cima del monte Ripaghera, riconoscibile da uno spiazzo con dei crocevia; noi prendiamo la deviazione che prosegue quasi in linea retta dalla nostra provenienza , meno distinguibile nei primi metri, ma che dopo poco si allarga e prosegue in cresta.
Lungo il sentiero incontriamo una deviazione sulla Dx che scende verso S.Brigida e successivamente dei ruderi:
"Case di Monterotondo", antiche case poderili abbandonate da circa 3/4 secoli.
Il sentiero scende lungo un tratto impegnativo che richiede attenzione a causa del fondo sassoso e sconnesso. Qualche volta per prudenza è consigliabile scendere
dalla bici.  Dopo un bel tratto di sentiero, single trek, completamente immersi nel bosco,   si raggiunge il rudere di Monterotondo, che rimane sulla sx del nostro tragitto. Una sosta per raggiungere, a piedi, i ruderi del fortilizio medioevale è d'obbligo. Dalla sommità si può godere il panorama della val di sieve e del mugello. Si riparte  con continui sali-scendi fino a superare il rudere di 'casa tagliaferro' e, dopo una ripida salita, giungere in località croce di Aceraia, da dove si può apprezzare un bellissimo panorama,. proseguiamo tenendo sempre la nostra Sx. Giunti alla selletta dove si dipartono vari sentieri, prendiamo il sentiero n° 9 per campestri. Un'ultima salita ci porta fino all'agriturismo di Collefertile; da qui, con una  lunga e bellissima discesa, si arriva alle prime case di Campestri. Provenendo dalla strada sterrata, all'incrocio con la strada asfaltata ci dirigiamo a Sx; dopo circa 1 Km, prima di arrivare al cartello  che indica Arliano prendiamo una stradella sterrata sulla Dx, in fondo alla discesa ritroviamo la strada asfaltata principale che ci riporta a Borgo San Lorenzo.

La storia del luogo:

Questa zona è ricca di testimonianze storiche. Abbiamo già accennato ai casolari, ormai ridotti a ruderi, seicenteschi ed ai resti della strada selciata di epoca romana. Ma l'interesse è concentrato sulle rovine del fortilizio medioevale di MONTEROTONDO. Questa costruzione fù eretta nel XIII secolo dalla ricca famiglia degli ADIMARI con  lo scopo di controllare e amministrare i redditizi poderi del luogo. In seguito, fù ceduta al vescovo di Firenze. il passaggio di proprietà non fù cosa semplice, infatti sono documentati scontri anche violenti fra i sostenitori delle parti in causa; il vescovo ne fece una residenza di villeggiatura. Successivamente, la rocca passò  in proprietà alla famiglia dei Pazzi e nel 1440 i soldati di Niccolò Piccinino s'impadronirono di tutti i possedimenti di Monterotondo. Nel 1700, quando la proprietà divenne di una certa famiglia Rossi,  ormai l'edificio cominciava già a cadere in rovina.

 

B.D.

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