Info
Utili:
Durata totale uscita:
5,30 ore
Segnaletica: Sentieri n°00,
05
Fontane:
n°2 nella zona del sent. 00
Dislivello totale in salita: N.R.
Periodo consigliato: Maggio-Ottobre |
Panorama dal sentiero 00.
Foto di gruppo.
"Rampa" sul sentiero 00.
Gruppo al passo della Consuma.
Il "Pinone" lungo il sentiero.
Il "Capitano" guida la truppa.
|
|
Partenza
dal solito posto alle 7.00 in direzione Vicchio, si transita da Rabatta
poi Sagginale e quindi Ponte a Vicchio, si continua per Dicomano sulla
strada “vecchia” (quella per intendersi che costeggia il fiume Sieve
sulla destra), transitati da Dicomano
si prosegue per Contea dove si devia
a sx per Londa, arrivati al paese si
prende a dx del ponte in direzione Vierle, si prosegue in salita su
asfalto dritti tralasciando le varie deviazioni compresa quella per
Vierle che tralasciamo sulla dx. Circa al 30° Km la strada si fa
sterrata e dopo poco arriviamo ad un bivio che prendiamo a sx dopo circa
un km su di un ampio curvone che gira a sx, c’è una fonte
situata sulla dx del fondo stradale non visibile dalla stessa. Si
prosegue ancora per circa un Km fino ad immettersi in prossimità di una
croce in ferro sul sentiero g00g
(Croce a Mori- Consuma), si prende a dx e dopo circa 300 metri sulla sx
in prossimità di una quercia c’è un piccolo viottolo che porta in
pochi metri ad una sorgente d’acqua
molto fresca. Si prosegue sul segnavia g00g
in direzione Consuma, la strada è ampia e tutta in quota il fondo è
ottimo nel periodo estivo.
Circa
al 37° Km ci troviamo ad un bivio, prendiamo a dx quello segnato con i
classici segni rosso/bianco, dopo circa 1,5 km ci troviamo a un incrocio
con tre strade, prendiamo la rampa centrale molto sconnessa e
proseguiamo in bici fino ad un’altra salita molto tosta in cui bisogna
mettere anche il piede a terra per spingere a mano al bici. Dopo questa
asperità il sentiero g00g
si fa più ampio e completamente pedalabile fino ad arrivare in breve al
Passo della Consuma (1050 mt.).
|
Km
Totali
|
Km
Parz
|
Slm
|
dsl %
|
Media
|
Tmp
Parz
|
Tmp Totale
|
Borgo
S.L.
|
0
|
0
|
193
|
0
|
0
|
0.00.00
|
0
|
Vicchio
|
7
|
7
|
171
|
-0.31
|
27.00
|
0.15.33
|
0.15.33
|
Dicomano
|
15
|
8
|
162
|
-0.11
|
27.00
|
0.17.47
|
0.33.20
|
Contea
|
18.5
|
3.5
|
142
|
-0.57
|
29.00
|
0.07.14
|
0.40.34
|
Londa
|
22
|
3.5
|
226
|
2.40
|
25.00
|
0.08.24
|
0.48.58
|
Fonte 1
|
32
|
10
|
881
|
6.55
|
11.00
|
0.54.33
|
1.43.31
|
Bivio su 00
|
33.6
|
1.6
|
993
|
7.00
|
11.00
|
0.08.44
|
1.52.15
|
Fonte 2
|
34
|
0.4
|
1025
|
8.00
|
11.00
|
0.02.11
|
1.54.26
|
P.so della Consuma
|
40.6
|
6.6
|
1050
|
0.38
|
15.00
|
0.26.24
|
2.20.50
|
Bivio sent. N°5
|
41.5
|
0.9
|
1018
|
-3.56
|
25.00
|
0.02.10
|
2.22.59
|
Madonna
dei Fossi
|
46
|
4.5
|
832
|
-4.13
|
18.00
|
0.15.00
|
2.37.59
|
Poggio
Castel
|
46.6
|
0.6
|
890
|
9.67
|
8.00
|
0.04.30
|
2.42.29
|
Croce
in pietra
|
47.5
|
0.9
|
832
|
-6.44
|
18.00
|
0.03.00
|
2.45.29
|
Bivio Pomino
|
51.7
|
4.2
|
560
|
-6.48
|
15.00
|
0.16.48
|
3.02.17
|
Bivio
S.S. N°67
|
58
|
6.3
|
141
|
-6.65
|
30.00
|
0.12.36
|
3.14.53
|
Contea
|
64.5
|
6.5
|
148
|
0.11
|
26.00
|
0.15.00
|
3.29.53
|
Dicomano
|
68
|
3.5
|
162
|
0.40
|
25.00
|
0.08.24
|
3.38.17
|
Vicchio
|
76
|
8
|
171
|
0.11
|
27.00
|
0.17.47
|
3.56.04
|
Borgo
S.L.
|
83
|
7
|
193
|
0.31
|
27.00
|
0.15.33
|
4.11.37
|
Dopo
una breve sosta per le foto e per la “merenda” si scende a dx su
asfalto in direzione Pontassieve e dopo circa 500mt. Troviamo sulla dx l’imbocco
del sentiero g05g
per Turicchi che percorriamo su ampia strada bianca, dopo circa 2 Km si
devia a dx seguendo il segnavia g05g
, il sentiero si restringe ma il fondo è comunque buono ed in breve si
raggiunge in fondo ad una ripida discesa la costruzione della Chiesa
della “Madonna de' Fossi”, si
prosegue in salita sul sentiero segnato subito a sx dietro la
costruzione, dopo tale salita, impegnativa ma corta si prosegue in quota
fino alla “Croce in Pietra” da
qui seguiamo ancora il segnavia g05g
ma poco dopo, in occasione di una leggera svolta a dx del sentiero, lo
lasciamo a favore di una carrareccia che prosegue dritta ma non
segnalata, questa curva decisamente a sx in discesa, la discesa è
abbastanza ripida ma con fondo compatto, dopo un paio di Km ci
immettiamo sulla strada asfaltata all’altezza della Fattoria “Il
Palagio”, si svolta a dx verso l’abitato di Pomino
fino poi a scendere in picchiata fino al bivio
della SS67, si prende a dx verso Contea-Dicomano e da qui
ripercorriamo in senso inverso la strada fatta al mattino fino a Borgo
S. Lorenzo.
Complessivamente il percorso è molto bello, si sviluppa per metà su
sterrato, tutta la parte dello g00g
e del g05g
è quasi interamente immersa nel bosco, è consigliabile percorrere
questo itinerario in un periodo asciutto in quanto la conformazione del
terreno in molte sue parti , favorisce la ristagnazione dell’acqua,
creando enormi pozze.
Come variante al percorso indicato si può percorrere tutto il sentiero g05g
fino a Rata e poi ancora fino a Turicchi, da qui
dopo un paio di Km su asfalto si incrocia la SS67 in prossimità
di Contea.
La storia
del luogo e ambiente:
Oratorio
della Madonna de' Fossi:
I Fossi è il nome della località alpestre posta sul dorso della
montagna della Consuma, fra il Poggio del Castello e il Poggio di
Tirilli, ad un’altitudine di circa 900 m. Grazie all’abbondanza
delle sorgenti e quindi dei rigagnoli d’acqua la zona è ricca di
vegetazione montana e forse deve proprio a questa sua caratteristica il
proprio toponimo.
Questa cura fu eretta nel secolo XVIII per provvedere alla popolazione
sparsa che abitava in questo territorio e che si raggruppava nel nucleo
di case, detto Metamolle, che era troppo distante dalle più vicine
chiese di Pomino e di Tosina.
In realtà nel luogo esisteva già una chiesa dedicata alla Beata
Vergine del Carmine ai Fossi, forse un oratorio annesso all’Ospizio
dei frati francescani, come risulta nell’elenco delle chiese annesse
alla pieve di Pomino della fine del secolo XIII.
Sul Poggio Castello, a nord della chiesa, sorgeva secondo il Niccolai,
l’antico castello medievale dei Conti Guidi. Una campagna di scavo
condotta nel 1977 ha portato alla luce dei resti che forse appartenevano
ad un piccolo castrum., esistito fra il IX e il XIII secolo.
Qui transitava l’unica strada che durante il Medioevo collegava il
Casentino con la Val di Sieve. Probabilmente si trattava di una via di
pellegrinaggio che veniva usata dai viandanti che trovavano qui un luogo
di ristoro, dal momento che esisteva un Ospizio di Frati Francescani,
oggi inglobato nella canonica.
|