Percorso n°5

Info Utili:

Segnaletica: Sentieri Soft13, 00, 48, 50
Durata totale uscita: 4,5 ore
Dislivello totale in salita: 1153 metri
Periodo consigliato: Aprile-Ottobre


Si fa il "pieno" di Lamponi e Fragoline


Gruppo sul sentiero Soft 13


Passaggio sullo splendido Crinale g00g


Obelisco dell'Osteria Bruciata


Fonte "Paracchia", con tanta pazzieza si riempie la borraccia


Gruppo in Loc. "Paracchia" con panorama del Mugello sullo sfondo

Itinerario:

Partendo da Borgo S. Lorenzo ci dirigiamo verso Scarperia quindi per S. Agata, proseguiamo,  sempre su strada asfaltata, in direzione Mulinuccio. Dopo la salita che incontriamo fuori dall'abitato di S.Agata proseguiamo fino ad un bivio, a dx le indicazioni portano verso il lago di pesca sportiva del Mulinuccio, noi prendiamo la strada sterrata a Sx che porta verso Cavallico e le Isole.  Arrivati ad un gruppo di case, detto "I Casali", imbocchiamo la strada a Sx (sentiero Soft n 13) seguendo l'indicazione "Isole".   Guardando sempre alla nostra dx tralasciamo una prima deviazione, alla seconda invece imbocchiamo la strada che dopo una salita di discreta pendenza ci porta al  rudere di Vallapero, da dove si gode di una veduta spettacolare sul Mugello. Il nostro percorso prosegue girando dietro il casale e seguendo i segnavia CAI. Dopo qualche centinaio di metri, il sentiero piega violentemente a DX in ripida salita, costringendo anche i più esperti a scendere dalla Bici. Poco dopo si giunge alla fonte dell'Apparita, dove possiamo fare una prima sosta e riempire le borracce. Da qui la strada si fa veramente difficile e dovremo scendere di sella più di un a volta prima di arrivare sul crinale del Poggio Faggio all'Ombrellino. Arrivati sul crinale (sentiero g00g), ci dirigiamo in direzione Nord, verso SX e seguendo la linea di Crinale ci troveremo in 15 minuti circa all'antico passo dell'Osteria Bruciata,  riconoscibile da un pilastro che ricorda il posto con una iscrizione. Il luogo si presenta con una distesa di prati e numerosi sentieri che arrivano dal Mugello, dalla Futa e da Firenzuola. E' possibile dissetarci ad una fonte che non sempre è facile individuare, delle piccole indicazioni affisse su degli alberi aiutano un po'. Riprendiamo la strada (Sentiero  g48g) seguendo l'indicazione Futa, dopo poco arriviamo ad un casolare diroccato "Paracchia" che rappresenta un'altro crocevia, anche qui possiamo trovare acqua per dissetarci, la fonte si trova appena dentro il bosco, lungo il sentiero che porta al monte Gazzarro. Noi dobbiamo seguire il sentiero g50g che scende verso Marcoiano-Castellana. Lungo la strada di ritorno troviamo un'altra fonte, sulla Dx di un cancello di legno. La zona è particolarmente ricca di acqua, le fonti che incontriamo sono vene secondarie dell'"acqua Panna". Scendiamo una ripida discesa e in breve si giunge in località Marcoiano/Castellana, ritrovando la strada asfaltata. 


 

KM/totali

KM/parziali

ALTITUDINE

PENDENZE

Media

tempo

PARTENZA

Borgo S.Lorenzo

 

0

193

 

 

 

 

Scarperia

7

7

278

1,21

25,00

0.16.48

 

Casali

13,5

6,5

535

3,95

14,00

0.27.51

 

Vallapero

15,5

2

699

8,20

7,00

0.17.09

 

Apparita

16,9

1,4

805

7,57

5,00

0.16.48

 

Crinale

18,7

1,8

1023

12,11

5,00

0.21.36

 

Osteria Bruciata

20,7

2

917

-5,30

6,00

0.20.00

 

Paracchia

21,7

1

891

-2,60

10,00

0.06.00

 

Bivio

22,7

1

819

-7,20

14,00

0.04.17

 

Castellana

25,8

3,05

591

-7,48

14,00

0.13.04

 

Galliano

32,1

6,3

298

-4,65

30,00

0.12.36

 

Borgo S.Lorenzo

45,1

13

193

-0,81

28,00

0.27.51

ARRIVO

 

 

45,05

 

 

 

3.04.01

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La storia del luogo:

Dal valico passava un'antichissima strada, poco più di una mulattiera,  percorribile solo con cavalcature e bestie da soma. Venne aperta dai romani  su di un tracciato già esistente , da qui sembra sia passato anche Annibale con il suo esercito nel 217 a.c. . Il tracciato originario era simile all'attuale, saliva da S.Agata seguendo all'incirca il sentiero n.44 fino al passo; poi in gran parte su quello dell'ex itinerario 23, scendeva alla chiesa di Cornacchiaia e da qui risaliva le valli fino a Pietramala e Bologna. Fra i boschi si può ancora rinvenire qualche tratto di massicciata dell'originale tracciato. Il nome del passo deriva da un'antico "Spedale", luogo di ristoro e pernottamento, divenuto in un periodo luogo di malfattori (si raccontava perfino che il proprietario derubasse, uccidesse e desse in pasto gli avventori).

E' certo che gli abitanti del luogo fecero una spedizione e dettero alle fiamme l'antica posta, (esistono sul fatto alcune cronache dell'epoca). Nelle vicinance del passo sono state rinvenute alcune tracce di costruzioni che darebbero testimoniaza del fatto.

 

 

B.D. & A.S.

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