

Sosta sul percorso

Ponte di Sezzate

Fonte del Barbiere

Panorama colline Senesi

Siena: Gruppo in Piazza del Campo
|
|
Itinerario:
Per
questa gita abbiamo scelto la formula treno+bici, abbinamento
magico che permette di effettuare itinerari altrimenti difficilmente
proponibili.
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Km
parziali
|
Km
Totali
|
Slm
|
dislivello
|
Media
|
MINUTI
|
Firenze
|
0
|
|
74
|
|
25,00
|
0.00.00
|
Ponte a Ema
|
12
|
12
|
100
|
0
|
20,00
|
0.36.00
|
Grassina
|
2,7
|
14,7
|
89
|
-0,41
|
22,00
|
0.07.22
|
Capannuccia
|
3,55
|
18,25
|
103
|
0,39
|
14,00
|
0.15.13
|
Castel ruggiero
|
3,5
|
21,75
|
206
|
2,94
|
12,00
|
0.17.30
|
Sezzate
|
5,4
|
27,15
|
284
|
1,44
|
9,00
|
0.36.00
|
Cintoia
|
3,2
|
30,35
|
334
|
1,56
|
10,00
|
0.19.12
|
La Panca
|
2
|
32,35
|
487
|
7,65
|
11,00
|
0.10.55
|
Poggio Rugliana
|
1,5
|
33,85
|
589
|
17,00
|
8,00
|
0.11.15
|
Poggio Sugane
|
1,5
|
35,35
|
532
|
-3,80
|
8,00
|
0.11.15
|
M.Domini
|
3,5
|
38,85
|
723
|
5,46
|
7,00
|
0.30.00
|
S.Michele
|
3,5
|
42,35
|
892
|
4,83
|
10,00
|
0.21.00
|
Badiaccia
|
2,2
|
44,55
|
706
|
-8,45
|
25,00
|
0.05.17
|
Villa
|
10,5
|
55,05
|
465
|
-2,30
|
22,00
|
0.28.38
|
Aiola
|
9
|
64,05
|
350
|
-1,28
|
22,00
|
0.24.33
|
Vagliagli
|
3
|
67,05
|
511
|
1,53
|
14,00
|
0.12.51
|
Siena
|
21
|
88,05
|
193
|
-1,51
|
25,00
|
0.50.24
|
partenza
|
9.00
|
Arrivo
|
15.50
|
Tempo
Totale
|
5.37.24
|
Siamo
partiti da Firenze
in una bellissima giornata di primavera per ricongiungerci, dopo aver
attraversato le mille insidie del traffico cittadino, a Ponte
a Ema, con Livio e Luca, due nuovi amici che ci hanno fatto da
guida. Ci siamo diretti verso Grassina per poi proseguire su strada
asfaltata ma poco trafficata per loc. Capannuccia
e Castel
Ruggero; abbiamo imboccato una strada sterrata poco impegnativa
che offre il piacere di ammirare dei bei panorami sulle colline toscane.
Interessante il passaggio sopra lo storico ponte di Sezzate, dove non è
potuta mancare la sosta con foto. Da qui si sale su sentiero dal fondo
piuttosto "tecnico" che richiede un po' di attenzione per
raggiungere la sorgente dell'acqua Cintoia e continuare fino a Poggio
Sugame, dove la strada ridiscende per poi affrontare la più impegnativa
delle salite, che ci porterà a Monte
Domini fino ai 900 metri di monte S.Michele.
Si consiglia di dosare le energie, perché la lunghezza del percorso
alla fine chiederà il conto. Tutto il tratto si percorre su strada
sterrata. Dalla sommità del passo si può gustare un eccezionale
panorama, ad Est verso il Valdarno con il Pratomagno che domina e a Sud
Ovest la distesa delle colline del Chianti con tutta la loro armonia.
Poco dopo aver scollinato ci possiamo rifocillare all'agriturismo
S.Michele, che effettua servizio di ristorazione e soggiorno. Più in
basso c'è una rigogliosa fonte d'acqua fresca. Proseguendo, raggiunto
il bivio, dopo qualche esitazione, abbiamo svoltato a Sx e siamo scesi
fino al piccolo borgo della Badiaccia.
Lungo la strada asfaltata per Radda, siamo discesi fino a raggiungere
località Villa,
abbiamo svoltato a Sx dopo poche centinaia di metri e, sulla destra di
un ristorante, abbiamo imboccato una sterrata, che, con lunghi
sali-scendi fra i vigneti più famosi del mondo, ville, casolari, vecchi
mulini e castelli sapientemente ristrutturati, ci porta fino a l'Aiola.
Da qui la strada risale con un'ultima rampa, di pochi chilometri, ma che
richiede di dar fondo all'ultima scorta di energie, fino al piccolo
paese di Vagliagli
. Sosta con spuntino e poi giù per circa 20 Km fino a Siena
con meritata "cavalcata" finale in piazza del campo.

La storia del luogo:
Firenze
e Siena sono due fra le città con più tradizioni e vicende storiche
d'Italia, grande è la rivalità fra le due città una guelfa e l'altra
ghibellina. Questo breve resoconto intende limitarsi a dare un quadro
dell'importanza dei luoghi che abbiamo attraversato. Questa parte del
territorio toscano denuncia, con i toponimi dei luoghi e con i ritrovamenti
archeologici, le antiche origini etrusche e romane.
La redditività dell'agricoltura suscitò, nel medioevo, l'interessamento
dei più ricchi signori del tempo, fra i quali non mancarono dispute e
battaglie per l'egemonia di territori sempre più ampi da amministrare.
Importante fu la presenza dei conti Guidi che possedettero in queste terre
molti castelli, finché tutto non cadde sotto il dominio di Firenze.
Importanti furono i possedimenti della Badia fiorentina.
La repubblica di Firenze, a partire dalla metà del XIII, organizzò i
popoli di questo contado in leghe e fu in questo periodo che si svilupparono
i castelli, da segnalare quello di Volpaia ma anche Albola, e Monterinaldi.
Queste terre sono famose in tutto il mondo per la produzione del vino
Chianti "Gallo Nero". Il nome "Gallo Nero" deriva
probabilmente da logiche commerciali, ma a giustificazione del nome è
famosa una leggenda.
Si narra, che nel medioevo, quando le Repubbliche di Siena e Firenze si
combattevano aspramente, queste terre furono al centro di dispute continue.
Per porre fine alle estenuanti battaglie, fu stabilito che dai due luoghi
dovevano partire due cavalieri e nel punto d'incontro doveva essere fissato
il confine fra le due potenze.
La partenza all'alba doveva avvenire esattamente al canto del gallo. I
fiorentini prepararono a "dovere" un galletto nero e i senesi ne
preferirono uno bianco. Il galletto fiorentino fu abilmente tenuto senza
cibo e maltrattato per giorni, cosicché il giorno fatidico cantò con
notevole anticipo rispetto a quello senese. Fu così che
l'alfiere fiorentino riuscì ad arrivare fino a Fonterucoli, a soli
12 Km da Siena, permettendo di consegnare queste preziose terre alla
repubblica gigliata.
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